Il filologo Erich Auerbach di fronte alla rivoluzione linguistica messa in atto da Dante nella Divina Commedia scrisse nel 1956: «si arriva alla convinzione che quest’uomo abbia con la sua lingua riscoperto il mondo». Ecco, Beethoven con le sue sinfonie fece esattamente lo stesso: subito diventarono un passaggio obbligatorio per i compositori e le orchestre da Beethoven a questa parte e l'attacco della Quinta o il coro finale della Nona ancora oggi fanno parte del patrimonio popolar-culturale …